Formigoni fa guerrilla marketing sul web. E i pendolari si lamentano e accusano sia il Governatore della Lombardia uscente sia Google.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/03/23/news/xxx_xxx-2855151/
Insomma, mi sembra che i limiti della ragionevolezza siano stati oltrepassati.
Che il Web sia divenuto da qualche anno un fertile territorio di campagna elettorale lo sanno anche i muri, specie dopo che lo stesso Barak Obama ha realizzato parte del suo trionfo proprio grazie all’organizzazione della rete o per stare nei confini nazionali, Grillo fonda il proprio movimento proprio sulle piazze virtuali. Politici di grande e piccola taglia di vario colore, hanno intrapreso la strada virtuale per raccogliere consensi, sia tra i più giovani, ma anche tra coloro che sentono la necessità di uno spazio di approfondimento da quello offerto dai tradizionali mass-media.
Formigoni è uno tra questi. Anche se io stesso posso ironizzare sull’invadenza dei suoi spot elettorali nella rete, ben visibili anche nei blog su cui scrivo, parlare di grande fratello e scatenare proteste mi sembra assolutamente ingenuo e fuori dalla realtà.